Come cercare di addolcire la pillola FarmaNet

Oggi pomeriggio in consiglio comunale verrà discussa (e probabilmente bocciata) la mozione su FarmaNet di cui abbiamo parlato su queste pagine un  paio di settimane or sono (vedi Farmacie comunali: una mozione presentata al consiglio ) ed il cui testo potere leggere  QUI ).

La bocciatura di una mozione dell’opposizione non è una gran notizia, ma quello che ci sembra meriti alcune osservazioni è il modo con cui si arriva a questo.  Perché, vedete, abbiamo avuto occasione di discutere della cosa con alcuni autorevoli rappresentanti della maggioranza e – dicono – sono in buona parte concordi con il dispositivo (cioè con le indicazioni che vengono date alla amministrazione), mentre sono in disaccordo su diversi punti della premessa.  Ora la premessa contiene i dati di fatto che portano logicamente a richiedere quanto esposto nel dispositivo per cui uno si attenderebbe che i rappresentanti della maggioranza avessero spiegato quali erano le basi sui cui reggeva il loro ragionamento. Avremmo magari potuto rafforzare la richiesta, rendere il ragionamento più stringente.  Nossignori.  La richiesta era di cassare tutta la premessa; forse questo modo di procedere (dico cosa è giusto senza spiegarne le ragioni) sarà un modo abituale di procedere della maggioranza, ma certamente non è cosa che ci entusiasmi.

Ma la cosa non finisce qui:  dato che il dispositivo prevedeva tra l’altro che la amministrazione acquisisse una serie di informazioni, ecco che incominciano a dire che non di mozione si tratta, ma di interrogazione. Visto che il testo chiede alla amministrazione di acquisire informazioni – argomentano – è una interrogazione; facendo finta di non notare che quello che chiediamo in realtà è un rapporto diverso tra la amministrazione ed il socio privato che oggi come oggi in FarmaNet fa il buono ed il cattivo tempo e soprattutto  presenta bilanci in rosso (con buona pace della efficienza del privato)

Dimenticavo: il giochetto della interrogazione non è male: forse si incassa il risultato (perché magari stavolta la amministrazione si attiva), ma non corro il rischio di pestare qualche callo perché le interrogazioni non si votano …..

 

Pubblicato su partecipate. Tag: . 1 Comment »

Farmacie comunali: una mozione presentata al consiglio (aggiornato 9/5/2013)

All’incirca una settimana fa abbiamo pubblicato su queste pagine una articolo (Un paio di documenti sulle farmacie comunali) a proposito della vertenza che vede contrapposti la AssoFarm (associazione delle farmacie pubbliche) e i dipendenti delle farmacie.  Una analisi più accurata dei documenti citati ci conferma che il documento di assofarm è assolutamente generico;  la sola affermazione comprensibile è la richiesta di ridurre gli stipendi del 20%  ventilando il rischio di fallimenti. Manca totalmente una analisi della situazione concreta della situazione di FarmaNet (che è poi quello che interessa al consiglio comunale di Scandicci), manca una analisi delle spese (quello che altri chiamano la spending review), manca una analisi delle politiche di acquisto.   Il documento dei lavoratori ci sembra invece affrontare il tema da un punto di vista più concreto, basti citare la proposta dei contratti di solidarietà espansivi (nuova occupazione in settori scoperti come il magazzinaggio in cambio di una riduzione dei salari).

Vista la importanza che FarmaNet ricopre abbiamo ritenuto necessario richiedere al Consiglio Comunale una presa di posizione precisa e per questo stiamo depositando una mozione da discutere in una delle prossime sedute; per il testo cliccare QUI

Addendum del 9 Maggio 2013;  nella mozione  viene citato lo scandalo del costo gonfiato dei medicinali; per un ulteriore esempio vedi Il farmaco che costa un occhio

Pubblicato su partecipate. Tag: . 1 Comment »

Un paio di documenti sulle farmacie comunali

Martedì scorso sono stati consegnati ai consiglieri comunali due documenti relativi allo sciopero delle farmacie comunali.
Il primo documento, della Assofarm (associazione che raggruppa le farmacie comunali) sosteneva che lo sciopero era stato dannoso anche per i dipendenti, che la situazione delle farmacie non è rosea e che insomma sarebbe bene tagliare i salari dei dipendenti del 20% (in effetti questa era la sola proposta in 3 pagine di lamentele)
Il secondo documento, dei dipendenti delle farmacie, in uno spazio molto più breve, oltre a difendere le ragioni dello sciopero (cosa abbastanza ovvia) esponeva una serie di controproposte. Crediamo sia utile esaminare più in dettaglio le due posizioni.
1) La posizione di Assofarm.   E’ vero, come affermano i padroni, che la situazione di molte farmacie a livello nazionale comincia a farsi difficile. Ma se andiamo a cercare le cause nei documenti che abbiamo visto in nessun caso si fa riferimento al costi del lavoro. Si fa piuttosto riferimento a pesanti esposizioni nei confronti delle banche (e non ci sembra che sia il caso di Farmanet), si fa riferimento al massiccio ingresso nel mercato dei ramaci generici (e Farmanet non solo da anni lavora con successo con questo prodotto, ma anzi il socio privato è un grosso produttore di farmaci generici), si fa riferimento ai tempi lenti di pagamento delle ASL (ed allora per favore non prendiamocela coi lavoratori). Senza contare che il famoso 20% che Assofarm vorrebbe tagliare negli stipendi dei lavoratori dovrebbero permettere un risparmio di circa 400 mila euro (stima basata sul bilancio 2010). Da notare che tra costi di servizioneri diversi, godimenti beni di terzi,  sempre nel 2010 si è spesa un cifra che superava di poco il milione di euro; a  cui aggiungere poi il famoso ammortamento di 400 mila euro circa. Insomma ci sembra che piangere miseria non sia proprio il caso.

2) Suggerimento dipendenti: alcuni dei suggerimenti sono troppo specifici (ad esempio necessità di rafforzare il settore magazzino) per dare un giudizio. Ma ce ne sono due che vorremmo sottolineare perchè a suo tempo  sono state fatte sia su queste pagine che (in tempi più recenti) dal sindaco.

  • un ampliamento delle scelte di mercato che da tempo sono ferme alle solite aziende, tranne qualche eccezione
  • una maggiore attenzione alla gestione degli acquisti

In altri termini i dipendenti suggeriscono che per un recupero di efficienza forse andrebbe scavato maggiormente sul lato acquisti. E, gi che ci siamo,  un recupero di efficienza del 5%  basterebbe a coprire quanto qualcuno vorrebbe togliere ai salari.

 

Pubblicato su partecipate. Tag: , . Commenti disabilitati su Un paio di documenti sulle farmacie comunali

La filiera corta di FarmaNet

Abbiamo in passato parlato più volte di Farmanet  esponendo quelli che erano, a nostro giudizio, i suoi punti di debolezza ed i suoi punti di forza.

In particolare, per quello che riguarda i punti di forza, abbiamo fatto notare come Farmanet si situasse a livelli di assoluta eccellenza per quanto riguarda la vendita di farmaci generici , tanto che nel 2009 avevamo suggerito che questo impegno trovasse un qualche riconoscimento da parte del servizio sanitari nazionale.

E’ stato con una certa sorpresa che abbiamo recentemente scoperto che AlleanzaSalute (o meglio: Alliance Healthcare come si chiamo il socio privato di Farmanet) si occupa non solo di distribuzione dei farmaci, ma anche della produzione di farmaci generici  con il marchio Almus  e  da linee di medicazione, una gamma di galenici, strumenti elettromedicali, dispositivi diagnostici in vitro, e prodotti per la cura della persona con il marchio Alvita

Dal prodotto fino alla vendita, questa è la filiera corta di Farmanet (e di Alliance Healthcare). Se poi la parte finale della catena ha qualche problema (i bilanci non brillantissimi di Farmanet) il guadagno sarà comunque assicurato dagli altri segmenti della catena.   Questo ci ricorda che in una commissione consiliare del novembre 2012  venne fatto notare anche dal sindaco  (ma noi lo predichiamo da anni) che sarebbe  necessario un miglioramento delle politiche di approvvigionamento del farmaco. Chissà se in questi mesi qualcosa è stato fatto.

Un’ultima osservazione; forse nessuno ci ha fatto troppa attenzione (nemmeno noi a dire il vero) ma attualmente Alliance Healthcare è una grossa multinazionale che opera a livello mondiale (dalla Cina all’America) in cui una buona fetta del capitale è USA (45% della Walgreens oltre ad una partecipazione della finanziaria kkr). Chissà che strada fanno i profitti ….

Pubblicato su partecipate, salute. Tag: . Commenti disabilitati su La filiera corta di FarmaNet

Farmanet 2011 (1)

Alcuni giorni or sono la Commissione Garanzia e controllo ha avuto un incontro con farmaNet per discutere il bilancio 2011 (per un breve ripasso vedere questo articolo).  L’incontro è stato estremamente interessante anche se, a nostro giudizio, non sono stati affrontati tutti gli argomenti che meritavano di essere affrontati. In questo post (ed in altri che seguiranno) cercheremo di approfondire e, come segno di buona volontà, partiremo da alcuni elementi su cui concordiamo assolutamente.

  1. Viene confermato il fatto che nelle farmacie di FarmaNet il cosiddetto farmaco generico è ben presente e ben venduto;  se ricordate nel 2009 segnalammo questo punto di eccellenza di farmanet ed invitammo (inutilmente) la amministrazione comunale a farlo valere nei confronti della ASL. Il fatto che già da tempo FarmaNet sappia come si lavora col farmaco generico può diventare un punto di forza viste le nuove regole per la prescrizione dei farmaci (principio attivo ecc). Questo dovrebbe essere un effetto misurabile (per confronto con altre imprese analoghe) fin dal prossimo anno anche se
  2. Viene confermato che è necessario un miglioramento delle politiche di approvigionamento del farmaco. Questa necessità era stata rimarcata dal sindaco dopo che il bilancio 2011 aveva mostrato un rosso da 80.000 euro, ma è una necessità che già da tempo avevamo segnalato (vedi ad esempio questo articolo, o -meglio- nella casella cerca sulla colonna a destra inserici la parola chiave farmanet per avere tutti gli articoli pubblicati).

Veniamo adesso agli aspetti negativi, ed inizieremo con quella che è stata – secondo noi – una carenza della commissione garanzia e controllo (carenza peraltro giustificabile dato il tempo disponibile e la quantità di argomenti da approfondire).  A seguito della messa in circolo di un documento che paragonava tra loro diverse aziende (ed in cui FarmaNet non figurava tra le eccellenze), FarmaNet inviò una lettera di fuoco  in cui si esprimevano dubbi sulla ricerca oltre a preannunciare iniziative in sede della associazione che raggruppa le farmacie pubbliche. Ecco, riuscire a sapere come fosse finita la faccenda forse sarebbe stato interessante.

 

Pubblicato su partecipate. Tag: . Commenti disabilitati su Farmanet 2011 (1)

Farmanet: una lettera del 30/7/2012

Nell’aprile di quest’anno abbiamo riportato alcune informazioni su un confronto tra diverse società che gestiscono le farmacie comunali richiedendo un interessamente della competente commissione consiliare. Malgrado le ripetute richieste del gruppo PRC questa riunione non è avvenuta. ma in compenso c’è stata una stizzita uscita di farmanet (30 Luglio) recentemente girata ai consiglieri (3 settembre). Qui sotto  alcune brevi note sulla lettera in questione ed una rinnovata sollecitazione alla competente commissione

Oggetto: Lettera FarmaNet 30/07/2012

Alcuni mesi or sono (circa metà aprile) abbiamo pubblicato e fatto conoscere un documento in cui venivano confrontati i risultati di numerose farmacie sia toscane che non; tra le farmacie toscane gurava anche FarmaNet di Scandicci che  per quanto riguardava alcuni parametri  non figurava fra le eccellenze (il testo del documento potete ritrovarlo su questo sito.

Apparentemente la cosa deve aver colpito in quanto a fine luglio Farmanet ha inviato sia a chi ha curato la pubblicazione che alla amministrazione comunale una lettera di replicatanto stizzita quanto generica e, oserei dire, tanto insufficidente quanto pericolosamente contradditoria. Leggi il seguito di questo post »

Pubblicato su partecipate. Tag: . Commenti disabilitati su Farmanet: una lettera del 30/7/2012

Prima il PRC ed ora anche l’ Amministrazione: farmanet ha qualche problemino di efficacia

La stampa di domenica (vedi questo articolo) riportava la notizia che il bilancio 2011 di Farmanet si è chiuso con un leggero rosso. La cosa non ci ha stupito molto visto che circa un mese fa avevamo posto il problema della non eccezionale gestione di farmanet se paragonata con altre aziende simili (vedi questo post).

Quello che colpisce è il commento del sindaco che, anche lui, comincia a porre il problema della efficienza di Farmanet, esattamente quello che avevamo scritto il mese scorso-

Il problema è che, ed il sindaco dovrebbe saperlo, il solo padrone a bordo di farmanet è l’amministratore delegato, come ci venne gentilmente fatto notare quando che il consiglio di amministrazione (compresi i nominati dal sindaco) ha dato all’amministratore delegato tutti i poteri di ordinaria amministrazione, ivi compreso il compimento di tutti gli atti per la gestione della società ed il raggiungimento dello scopo sociale.

Se poi l’approvvigionamento dei farmaci venga presso l’azionista privato, se la amministrazione venga affidata all’esterno ad una società appartenente all’azionista privato, se insomma ci sia un leggero odore di conflitto d’interesse, tutto questo finora non ha interessato nè sindaco nè maggioranza.

Voi vedere che ci voleva la crisi, i nuovi tagli del governo, il barile ormai raschiato fino in fondo, per accorgersi che qualche controllo sulla gestione farmanet non sarebbe inutile?

Pubblicato su partecipate. Tag: . Commenti disabilitati su Prima il PRC ed ora anche l’ Amministrazione: farmanet ha qualche problemino di efficacia

Farmanet: come si situa la sua gestione a paragone di altre analoghe realtà toscane?

A Pistoia si è tenuto recentemente un incontro sulla redditività dell farmacie comunali ( per una informazione più completa leggete questo ). Riportiamo qui sotto la parte finale
I risultati. Per ciascun aspetto analizzato Farcom figura nelle posizioni migliori, in alcuni casi (redditività del capitale di rischio) di assoluta supremazia.
In particolare, nonostante la progressiva azione di riduzione dei margini sulle vendite sui farmaci Servizio Sanitario Nazionale imposta dal governo nazionale e da quello regionale, Farcom ha mantenuto una redditività delle vendite (ROS) molto elevata, pari al 6,52% contro una media del panel di 1,72%.
Questo risultato, associato ad una efficiente gestione del capitale utilizzato (capital turnover), determina una redditività del capitale investito (ROA) del 17,84% contro una media del panel di appena il 2,46%.
.Le perfomances. Riguardo agli azionisti, sebbene a fronte di una capitalizzazione non elevatissima rispetto alle altre imprese del panel, Farcom garantisce una redditività del capitale di rischio (ROE) in assoluto maggiore di tutte le altre, pari al 38,53% (contro una media del 2,56%). Ciò significa che per 100 euro conferiti dal soggetto proprietario, attraverso la propria gestione, l’impresa gli restituisce 38,53 euro in utile netto ogni anno.
Con riferimento ai cittadini e clienti, la marginalità ottenuta dalla società consente a quest’ultima di offrire una serie di servizi ai cittadini che dal punto di vista strettamente economico non sarebbero redditizi ma che dal punto di vista socio-sanitario possono assumere una grande importanza.
Il testo come vedete parla degli eccellenti risultati della azienda farmaceutica di Pistoia, nessun cenno a quella di Scandicci (Farmanet) che pure figurava tra quelle sotto esame al convegno. Ad occhio e croce, anche tenendo conto dell’ammortamento, abbiamo la impressione che Farmanet si situi più o meno nella media e cioè molto sotto i livelli di eccellenza. Forse sarebbe il caso che la competente commissione consiliare approfondisca la cosa …
Pubblicato su BILANCIO, partecipate, welfare. Tag: . Commenti disabilitati su Farmanet: come si situa la sua gestione a paragone di altre analoghe realtà toscane?

Una analisi non convenzionale del bilancio Farmanet

Abbiamo recentemente ricevuto copia del  Bilancio Consuntivo FARMANET  2010  ; ci riserviamo ovviamente di leggerlo e commentarlo in modo più accurato, però vorremmo oggi esaminarlo con una procedura che pur essendo poco conosciuta è estremamente interessante: si tratta della applicazione della legge di Benford che definisce le probabilità che la prima cifra in una serie di numeri sia 1 o 2 o 3 ecc ecc. Prima che alziate le spalle sarà bene sapere che questa tecnica è stata usata con successo per individuare frodi fiscali e per la revisione di bilanci (vedi qui, e per lo studio di risultati elettorali (in questo caso con vari dubbi).
Chiarito che

  1. questo tipo di analisi ha buoni argomenti a sostegno
  2. questo tipo di analisi non ci dice che un bilancio è truccato, ma ci dice che presenta delle anomalie statistiche (e percià merita probabilmente di essere visto con cura)

vediamo di applicare la analisi di Benford al bilancio farmanet. Per fortuna la informatica ci aiuta molto nella procedura; basta salvare il documento da formato doc a formato testo e successivamente con un po’ di programmi per la manipolazione di testi forniti dal sistema operativo UNIX è facilissimo ricostruire la distribuzione delle prime cifre nel vari numeri presenti sul bilancio e confrontarla con quella che è la previsione teorica (vedi figura qui sotto)

Si vede immediatamente e facilmente che ci sono alcune discrepanze sensibili sia per quanto riguarda le cifre 1,7,8 (che appaiono molti più spesso di quanto ci si aspetti), che per le cifre 3, 4 che invece appaiono meno spesso.

Sappiamo che il numero di dati numerici che appaiono nel bilancio è abbastanza limitato (circa 170) per cui la statistica è limitata, ma gli scarti presenti fra il modello e quello che risulta dall’esame suggerisce che forse il bilancio andrebbe esaminato con una certa attenzione.

 

PS per chi volesse approfondire dati e programmi usati per la analisi possono essere trovati in questo sito

Pubblicato su partecipate. Tag: . Commenti disabilitati su Una analisi non convenzionale del bilancio Farmanet

Farmacia a S. Vincenzo: la soluzione Rossi

Al momento in cui scriviamo non sappiamo se in consiglio comunale sia stata discussa la mozione sullo spostamento di una farmacia a S. Vincenzo, ed eventualmente non sappiamo se la mozione sia stata o meno approvata.

Quello che immaginiamo comunque è che sia stato detto (come tante volte in passato) che la cosa non  è fattibile perché c’è il  numero chiuso per le farmacie, che la farmacia n 8 dovrà coprire il servizio all’ipercoop (se e quando verrà) ecc ecc.

Se così è stato allora o prendono in giro, o non conoscono le leggi o non sono interessati !!!

Perché se è vero che la legge nazionale prevede un numero chiuso per le farmacie (una farmacia ogni tot abitanti), una legge regionale prevede che sia possibile organizzare quelle che vengono chiamate ‘proiezioni’ delle farmacie (in pratica delle succursali) ed una direttiva CEE (recepita nell’ordinamento italiana) caldeggia forme innovative di distribuzione. Nei due filmati qui sotto la inaugurazione di una proiezione farmaceutica (che come vedete non è necessariamente uno squallido magazzino) ed un esempio di farmacia innovativa.

Tutto questo è stato scritto, nero su bianco e con tutti i riferimenti legali necessari, su un documento che il gruppo PRC presenterà in commissione se la mozione in discussione al consiglio comunale del 20 fosse bocciata

Pubblicato su sociale, sviluppo locale. Tag: , . Commenti disabilitati su Farmacia a S. Vincenzo: la soluzione Rossi