Come cercare di addolcire la pillola FarmaNet

Oggi pomeriggio in consiglio comunale verrà discussa (e probabilmente bocciata) la mozione su FarmaNet di cui abbiamo parlato su queste pagine un  paio di settimane or sono (vedi Farmacie comunali: una mozione presentata al consiglio ) ed il cui testo potere leggere  QUI ).

La bocciatura di una mozione dell’opposizione non è una gran notizia, ma quello che ci sembra meriti alcune osservazioni è il modo con cui si arriva a questo.  Perché, vedete, abbiamo avuto occasione di discutere della cosa con alcuni autorevoli rappresentanti della maggioranza e – dicono – sono in buona parte concordi con il dispositivo (cioè con le indicazioni che vengono date alla amministrazione), mentre sono in disaccordo su diversi punti della premessa.  Ora la premessa contiene i dati di fatto che portano logicamente a richiedere quanto esposto nel dispositivo per cui uno si attenderebbe che i rappresentanti della maggioranza avessero spiegato quali erano le basi sui cui reggeva il loro ragionamento. Avremmo magari potuto rafforzare la richiesta, rendere il ragionamento più stringente.  Nossignori.  La richiesta era di cassare tutta la premessa; forse questo modo di procedere (dico cosa è giusto senza spiegarne le ragioni) sarà un modo abituale di procedere della maggioranza, ma certamente non è cosa che ci entusiasmi.

Ma la cosa non finisce qui:  dato che il dispositivo prevedeva tra l’altro che la amministrazione acquisisse una serie di informazioni, ecco che incominciano a dire che non di mozione si tratta, ma di interrogazione. Visto che il testo chiede alla amministrazione di acquisire informazioni – argomentano – è una interrogazione; facendo finta di non notare che quello che chiediamo in realtà è un rapporto diverso tra la amministrazione ed il socio privato che oggi come oggi in FarmaNet fa il buono ed il cattivo tempo e soprattutto  presenta bilanci in rosso (con buona pace della efficienza del privato)

Dimenticavo: il giochetto della interrogazione non è male: forse si incassa il risultato (perché magari stavolta la amministrazione si attiva), ma non corro il rischio di pestare qualche callo perché le interrogazioni non si votano …..

 

Pubblicato su partecipate. Tag: . 1 Comment »

La filiera corta di FarmaNet

Abbiamo in passato parlato più volte di Farmanet  esponendo quelli che erano, a nostro giudizio, i suoi punti di debolezza ed i suoi punti di forza.

In particolare, per quello che riguarda i punti di forza, abbiamo fatto notare come Farmanet si situasse a livelli di assoluta eccellenza per quanto riguarda la vendita di farmaci generici , tanto che nel 2009 avevamo suggerito che questo impegno trovasse un qualche riconoscimento da parte del servizio sanitari nazionale.

E’ stato con una certa sorpresa che abbiamo recentemente scoperto che AlleanzaSalute (o meglio: Alliance Healthcare come si chiamo il socio privato di Farmanet) si occupa non solo di distribuzione dei farmaci, ma anche della produzione di farmaci generici  con il marchio Almus  e  da linee di medicazione, una gamma di galenici, strumenti elettromedicali, dispositivi diagnostici in vitro, e prodotti per la cura della persona con il marchio Alvita

Dal prodotto fino alla vendita, questa è la filiera corta di Farmanet (e di Alliance Healthcare). Se poi la parte finale della catena ha qualche problema (i bilanci non brillantissimi di Farmanet) il guadagno sarà comunque assicurato dagli altri segmenti della catena.   Questo ci ricorda che in una commissione consiliare del novembre 2012  venne fatto notare anche dal sindaco  (ma noi lo predichiamo da anni) che sarebbe  necessario un miglioramento delle politiche di approvvigionamento del farmaco. Chissà se in questi mesi qualcosa è stato fatto.

Un’ultima osservazione; forse nessuno ci ha fatto troppa attenzione (nemmeno noi a dire il vero) ma attualmente Alliance Healthcare è una grossa multinazionale che opera a livello mondiale (dalla Cina all’America) in cui una buona fetta del capitale è USA (45% della Walgreens oltre ad una partecipazione della finanziaria kkr). Chissà che strada fanno i profitti ….

Pubblicato su partecipate, salute. Tag: . Commenti disabilitati su La filiera corta di FarmaNet

Farmanet 2011 (1)

Alcuni giorni or sono la Commissione Garanzia e controllo ha avuto un incontro con farmaNet per discutere il bilancio 2011 (per un breve ripasso vedere questo articolo).  L’incontro è stato estremamente interessante anche se, a nostro giudizio, non sono stati affrontati tutti gli argomenti che meritavano di essere affrontati. In questo post (ed in altri che seguiranno) cercheremo di approfondire e, come segno di buona volontà, partiremo da alcuni elementi su cui concordiamo assolutamente.

  1. Viene confermato il fatto che nelle farmacie di FarmaNet il cosiddetto farmaco generico è ben presente e ben venduto;  se ricordate nel 2009 segnalammo questo punto di eccellenza di farmanet ed invitammo (inutilmente) la amministrazione comunale a farlo valere nei confronti della ASL. Il fatto che già da tempo FarmaNet sappia come si lavora col farmaco generico può diventare un punto di forza viste le nuove regole per la prescrizione dei farmaci (principio attivo ecc). Questo dovrebbe essere un effetto misurabile (per confronto con altre imprese analoghe) fin dal prossimo anno anche se
  2. Viene confermato che è necessario un miglioramento delle politiche di approvigionamento del farmaco. Questa necessità era stata rimarcata dal sindaco dopo che il bilancio 2011 aveva mostrato un rosso da 80.000 euro, ma è una necessità che già da tempo avevamo segnalato (vedi ad esempio questo articolo, o -meglio- nella casella cerca sulla colonna a destra inserici la parola chiave farmanet per avere tutti gli articoli pubblicati).

Veniamo adesso agli aspetti negativi, ed inizieremo con quella che è stata – secondo noi – una carenza della commissione garanzia e controllo (carenza peraltro giustificabile dato il tempo disponibile e la quantità di argomenti da approfondire).  A seguito della messa in circolo di un documento che paragonava tra loro diverse aziende (ed in cui FarmaNet non figurava tra le eccellenze), FarmaNet inviò una lettera di fuoco  in cui si esprimevano dubbi sulla ricerca oltre a preannunciare iniziative in sede della associazione che raggruppa le farmacie pubbliche. Ecco, riuscire a sapere come fosse finita la faccenda forse sarebbe stato interessante.

 

Pubblicato su partecipate. Tag: . Commenti disabilitati su Farmanet 2011 (1)

Farmanet: una lettera del 30/7/2012

Nell’aprile di quest’anno abbiamo riportato alcune informazioni su un confronto tra diverse società che gestiscono le farmacie comunali richiedendo un interessamente della competente commissione consiliare. Malgrado le ripetute richieste del gruppo PRC questa riunione non è avvenuta. ma in compenso c’è stata una stizzita uscita di farmanet (30 Luglio) recentemente girata ai consiglieri (3 settembre). Qui sotto  alcune brevi note sulla lettera in questione ed una rinnovata sollecitazione alla competente commissione

Oggetto: Lettera FarmaNet 30/07/2012

Alcuni mesi or sono (circa metà aprile) abbiamo pubblicato e fatto conoscere un documento in cui venivano confrontati i risultati di numerose farmacie sia toscane che non; tra le farmacie toscane gurava anche FarmaNet di Scandicci che  per quanto riguardava alcuni parametri  non figurava fra le eccellenze (il testo del documento potete ritrovarlo su questo sito.

Apparentemente la cosa deve aver colpito in quanto a fine luglio Farmanet ha inviato sia a chi ha curato la pubblicazione che alla amministrazione comunale una lettera di replicatanto stizzita quanto generica e, oserei dire, tanto insufficidente quanto pericolosamente contradditoria. Leggi il seguito di questo post »

Pubblicato su partecipate. Tag: . Commenti disabilitati su Farmanet: una lettera del 30/7/2012

Prima il PRC ed ora anche l’ Amministrazione: farmanet ha qualche problemino di efficacia

La stampa di domenica (vedi questo articolo) riportava la notizia che il bilancio 2011 di Farmanet si è chiuso con un leggero rosso. La cosa non ci ha stupito molto visto che circa un mese fa avevamo posto il problema della non eccezionale gestione di farmanet se paragonata con altre aziende simili (vedi questo post).

Quello che colpisce è il commento del sindaco che, anche lui, comincia a porre il problema della efficienza di Farmanet, esattamente quello che avevamo scritto il mese scorso-

Il problema è che, ed il sindaco dovrebbe saperlo, il solo padrone a bordo di farmanet è l’amministratore delegato, come ci venne gentilmente fatto notare quando che il consiglio di amministrazione (compresi i nominati dal sindaco) ha dato all’amministratore delegato tutti i poteri di ordinaria amministrazione, ivi compreso il compimento di tutti gli atti per la gestione della società ed il raggiungimento dello scopo sociale.

Se poi l’approvvigionamento dei farmaci venga presso l’azionista privato, se la amministrazione venga affidata all’esterno ad una società appartenente all’azionista privato, se insomma ci sia un leggero odore di conflitto d’interesse, tutto questo finora non ha interessato nè sindaco nè maggioranza.

Voi vedere che ci voleva la crisi, i nuovi tagli del governo, il barile ormai raschiato fino in fondo, per accorgersi che qualche controllo sulla gestione farmanet non sarebbe inutile?

Pubblicato su partecipate. Tag: . Commenti disabilitati su Prima il PRC ed ora anche l’ Amministrazione: farmanet ha qualche problemino di efficacia

Farmanet: come si situa la sua gestione a paragone di altre analoghe realtà toscane?

A Pistoia si è tenuto recentemente un incontro sulla redditività dell farmacie comunali ( per una informazione più completa leggete questo ). Riportiamo qui sotto la parte finale
I risultati. Per ciascun aspetto analizzato Farcom figura nelle posizioni migliori, in alcuni casi (redditività del capitale di rischio) di assoluta supremazia.
In particolare, nonostante la progressiva azione di riduzione dei margini sulle vendite sui farmaci Servizio Sanitario Nazionale imposta dal governo nazionale e da quello regionale, Farcom ha mantenuto una redditività delle vendite (ROS) molto elevata, pari al 6,52% contro una media del panel di 1,72%.
Questo risultato, associato ad una efficiente gestione del capitale utilizzato (capital turnover), determina una redditività del capitale investito (ROA) del 17,84% contro una media del panel di appena il 2,46%.
.Le perfomances. Riguardo agli azionisti, sebbene a fronte di una capitalizzazione non elevatissima rispetto alle altre imprese del panel, Farcom garantisce una redditività del capitale di rischio (ROE) in assoluto maggiore di tutte le altre, pari al 38,53% (contro una media del 2,56%). Ciò significa che per 100 euro conferiti dal soggetto proprietario, attraverso la propria gestione, l’impresa gli restituisce 38,53 euro in utile netto ogni anno.
Con riferimento ai cittadini e clienti, la marginalità ottenuta dalla società consente a quest’ultima di offrire una serie di servizi ai cittadini che dal punto di vista strettamente economico non sarebbero redditizi ma che dal punto di vista socio-sanitario possono assumere una grande importanza.
Il testo come vedete parla degli eccellenti risultati della azienda farmaceutica di Pistoia, nessun cenno a quella di Scandicci (Farmanet) che pure figurava tra quelle sotto esame al convegno. Ad occhio e croce, anche tenendo conto dell’ammortamento, abbiamo la impressione che Farmanet si situi più o meno nella media e cioè molto sotto i livelli di eccellenza. Forse sarebbe il caso che la competente commissione consiliare approfondisca la cosa …
Pubblicato su BILANCIO, partecipate, welfare. Tag: . Commenti disabilitati su Farmanet: come si situa la sua gestione a paragone di altre analoghe realtà toscane?

Liberalizzazione Farmacie e FarmaNet

Abbiamo ricevuto ieri, crediamo in virtù di una vecchia frequentazione nella commissione garanzia del consiglio comunale, un anticipo di un articolo apparso oggi sulla Nazione. Il consigliere Stilo, facendo riferimento al nostro articolo ici/imu, ci stuzzicava infatti sul tema farmacie e sulla perdita di valore che con la liberalizzazione colpirà anche FarmaNet.

In realtà il problema ce lo eravamo già posti e, sia pure in modo approssimativo (non siamo dottori commercialisti) una stima ce la eravamo già fatta; oggi con 12 farmacie di cui 8 comunali  FarmaNet coprirà il 65%del mercato; domani con 16 farmacie di cui 8 comunali FarmaNet coprirà il 50% del mercato. Sempre in modo molto approssimativo FarmaNet perde potenzialmente il 15% del mercato totale o, se si preferisce, il 25% del suo mercato attuale. Siccome, il rapporto con cui venne definito il valore di FarmaNet dipende dalle vendite, una perdita di un paio di milioni di euro non sarebbe stupefacente. Probabilmente la cifra reale è diversa (può giocare la possibilità di realizzare la farmacia alla Ipercoop sempre che l’iper venga realizzato) e senz’altro il mercato non è diviso equamente tra i vari punti di vendita, ma comunque l’ordine di grandezza crediamo sia quello.

Perchè allora continuiamo a pensare che le farmacie comunali potrebbero giocare un grande ruolo e sarebbe uno sbaglio dismetterle? Pensiamo ad un solo esempio ben conosciuto: il latte in polvere artificiale per neonati. Tutti sanno che in Italia questo prodotto costa molto più che all’estero (per molto più diciamo che lo stesso prodotto della stessa ditta in Italia costa il doppio che in Austria). Esiste la possibilità di quello che vene definita la importazione parallela (vedere ad esempio qui oppure qui) completamente legale dal punto di vista della regola europea .
A questo punto crediamo che chiunque abbia capito dove vogliamo andare a parare: non sarebbe possibile che FarmaNet (assieme ad altre catene di farmacie più o meno pubbliche si attivi per avviare processi di importazione parallela che farebbero risparmiare non solo il cittadino consumatore (ahimè per lui, vuol dire che sta male), ma anche le strutture sanitarie (ASL e Regione potrebbero giocare un ruolo importante in questo caso).

Se invece si ritiene che il problema delle farmacie è solo quello di aprirne una a S. Vincenzo o vendere un altro po’ di quote azionarie, liberissimi, ma ci sembra che in tal caso si perda di vista il valore sociale delle farmacie  o non si abbia troppa voglia di sbattezzarsi  a capire cosa sia questo valore sociale.

Pubblicato su salute, sociale. Commenti disabilitati su Liberalizzazione Farmacie e FarmaNet

Una analisi non convenzionale del bilancio Farmanet

Abbiamo recentemente ricevuto copia del  Bilancio Consuntivo FARMANET  2010  ; ci riserviamo ovviamente di leggerlo e commentarlo in modo più accurato, però vorremmo oggi esaminarlo con una procedura che pur essendo poco conosciuta è estremamente interessante: si tratta della applicazione della legge di Benford che definisce le probabilità che la prima cifra in una serie di numeri sia 1 o 2 o 3 ecc ecc. Prima che alziate le spalle sarà bene sapere che questa tecnica è stata usata con successo per individuare frodi fiscali e per la revisione di bilanci (vedi qui, e per lo studio di risultati elettorali (in questo caso con vari dubbi).
Chiarito che

  1. questo tipo di analisi ha buoni argomenti a sostegno
  2. questo tipo di analisi non ci dice che un bilancio è truccato, ma ci dice che presenta delle anomalie statistiche (e percià merita probabilmente di essere visto con cura)

vediamo di applicare la analisi di Benford al bilancio farmanet. Per fortuna la informatica ci aiuta molto nella procedura; basta salvare il documento da formato doc a formato testo e successivamente con un po’ di programmi per la manipolazione di testi forniti dal sistema operativo UNIX è facilissimo ricostruire la distribuzione delle prime cifre nel vari numeri presenti sul bilancio e confrontarla con quella che è la previsione teorica (vedi figura qui sotto)

Si vede immediatamente e facilmente che ci sono alcune discrepanze sensibili sia per quanto riguarda le cifre 1,7,8 (che appaiono molti più spesso di quanto ci si aspetti), che per le cifre 3, 4 che invece appaiono meno spesso.

Sappiamo che il numero di dati numerici che appaiono nel bilancio è abbastanza limitato (circa 170) per cui la statistica è limitata, ma gli scarti presenti fra il modello e quello che risulta dall’esame suggerisce che forse il bilancio andrebbe esaminato con una certa attenzione.

 

PS per chi volesse approfondire dati e programmi usati per la analisi possono essere trovati in questo sito

Pubblicato su partecipate. Tag: . Commenti disabilitati su Una analisi non convenzionale del bilancio Farmanet

Nomine al CdA di farmanet

Probabilmente sapete che ieri scadevano i termini per presentare istanza ad essere inclusi nelle liste dei possibli candidati alla nomina nel consiglio di amministrazione FarmaNet.
Dopo una lunga e non facile riflessione si è presentato anche un candidato della nostra area politica , ma segnalando con cura che quanto l’interesse non era legato tanto alla nomina nel CdA quanto alla possibilità di poter perseguire una serie di obbiettivi che ci sembrano importanti e che qui riportiamo sinteticamente

Crediamo utile e doveroso specificare quali siano – al di là del generico spirito di servizio
gli obbiettivi che riteniamo siano da perseguire in collaborazione con la amministrazione comunale (Sindaco e Commissioni Consiliari competenti) e, possibilmente, con organizzazioni ed associazioni sanitarie
1 Verificare la possibilità di utilizzare le informazioni sull’uso dei farmaci a Scandicci come indicatore dello statodi salute della città; penso, per fare un esempio a consumo di psicofarmaci ed i particolare all’uso di essi per bambini e ragazzi. Altri suggerimenti potrebbero venire da medici e dalle loro organizzazioni
2 Verificare la possibilità di una revisione dei patti parasociali in modo da dare maggior potere di verifica e indicazione al socio pubblico
3 Verificare la possibilità di utilizzare sinergie con organizzazioni presenti sul territorio (per citarne due: Humanitas e Misericordia) per avviare esperienze come le cosidette Case della Salute

Pubblicato su partecipate. Commenti disabilitati su Nomine al CdA di farmanet

I prestiti di Farmanet

Il 29 settembre avevamo segnalato un problema nel bilancio farmanet; ci eravamo tornati sopra il 2 ottobre annunciando una interrogazione virtuale al sindaco ed il 5 ottobre segnalando una interrogazione (non virtuale) da parte del gruppo PdL sullo stesso argomento.

E’ di questi giorni la risposta (parziale) alle domande poste.

  1. Si conferma che il prestito di due milioni di euro è stato concesso alla Alliance Healthcare Italia S.p.A. e che questa prassi era stata adottata anche negli anni precedenti.
  2. Si afferma che il presito è stato concesso a tassi vantaggiosi rispetto a quelli di mercato (anche se, ma siamo malfidati, ci sembra poco plausibile una società che si svena a favore di una controllata …)

Manca purtroppo la risposta (ma forse la domanda  era presente nella interrogazione virtuale e non in quella reale) su chi abbia deciso il prestito (il solo amministratore delegato, unico padrone a bordo dopo Dio come nella antica capitaneria di mare? o anche il C.d.A. che dovrebbe rispondere anche alla amministrazione e alla comunità locale?).

Manca anche nella risposta da farmanet e nella lettera con cui il sindaco trasmette la risposta qualsiasi valutazione sulla correttezza etica (prima ancora che economica) della manovra con cui una controllata presta denaro alla controllante (e qui insistiamo di nuovo: la amministrazione che ha la quota maggioritaria in Farmanet non ha alcun commento da fare?)

Pubblicato su BILANCIO, partecipate. Commenti disabilitati su I prestiti di Farmanet